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martedì 3 marzo 2015



INSURGENT -VERONICA ROTH

Ciao a tutti oggi sono qui per recensirvi il secondo libro INSURGENT, sequel di DIVERGENT. Vi dico subito che il libro l'ho abbandonato per dei motivi che andrò a spiegarvi più avanti diciamo che l'ho messo in stand-by , ovvero che credo che lo riprenderò più avanti. 


TRAMA 


Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.


AMBIENTAZIONI 

Continuano ad essere al interno a parte quando vanno dai Pacifici che stanno un po fuori, in questo frutteto e basta.

CONSIDERAZIONI 

-Partiamo dalla protagonista principale, Beatrice alias Tris. Per gran parte del romanzo traspare un alto livello di negatività, paranoie , seghe mentali, continua a piangersi addosso per la morte di un personaggio (non voglio fare spoiler) e non sa adesso cosa fare è in balia degli eventi, va dove gira il vento. Ed è proprio questo l'aspetto di lei che non mi è piaciuto. E' una ragazza cresciuta tra gli Abnegati, in un mondo di austerità,e decide di scegliere gli Intrepidi per essere più libera e va bene; neanche il tempo di varcare la soglia del quartier generale degli Intrepidi, e la nostra cara Tris si da alla pazza gioi: tatuaggi a destra a sinistra , dorme con il suo pseudo- fidanzato Tobias, insomma fa tutte le cose che le sono state negate ma queste cose non le fa perché si sente di farle ma perché le fanno tutte , sinceramente , l'ho trovato un comportamento alquanto infantile. Queste cose secondo me non sono ammesse in un volume dove il protagonista dovrebbe avere un'evoluzione, dovrebbe crescere invece la nostra cara Tris rimane impantanata negli stessi atteggiamenti del primo volume; io avrei immaginato questo invece no. 
-Alcune situazioni descritte sono veramente paradossali e alcune morti sono veramente inutili, non sono giustificabili, devono morire perchè devono morire e basta.
-Il personaggio di Tobias ritrova suo padre e non c'è un confronto diretto tra i due, si prendono a botte e stop. Secondo me ci doveva essere , o avrei immaginato un confronto tra i due , o almeno indifferenza. 
-La liaison tra i due continua e c'è una parte , una grossa parte del libro dove loro litigano, dormono insieme, lei poi gli tocca continuamente la schiena .. va be... sta di fatto che questa grossa fetta melensa poteva essere risparmiata o ridotta a due o tre capitoli e dedicarsi magari ad altre parti , per esempio la parte finale che viene trascurata che rende la narrazione lenta e noiosa
-il personaggio di Caleb , sparisce per gran parte del romanzo e ricompare solo sulla fine che ho interrotto.
-E' davvero un vero peccato perchè la saga era partita bene, mi piaceva l'idea delle Fazioni del distopico ma col secondo volume la trama cala parecchio ed è una cosa che ho riscontrato in parecchie trilogie soprattutto distopiche ; partono bene ma poi alla fine calano. Un secondo volume che avrebbe dovuto far crescere il personaggio di Tris , farla maturare e non concentrarsi solo su delle parti patetiche , descrizioni di loro che dormo soffermandosi sul respiro di lui e su quanti muscoli tesi abbia la sua schiena per poi arrivare alla fine con l'espluà finale, dopo che hai annoiata il lettore che circa 200 pagine. 
-La parte più becera di tutte e quando i due si trovano in una situazione disperata lei , infatti, si è sacrificata per il bene supremo ma .. arriva anche Tobias e le dice una frase para para a quella che disse Rose a Jack nel film Titanic.. "salti tu salto io " .. invece qui il bardo eroe dice "se muori tu muoio anche io"... 

Queste sono le motivazioni che mi hanno spinto ad abbandonare il libro e a metterlo in stanby . Non so se riprenderò la lettura e se leggerò anche il terzo 

VOTO 

QUESTO E' UN VOTO PROVVISORIO 

LIBRO IN LETTURA : L'ULTIMO ELFO DI SILVANA DE MARI 

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